About#

Benvenuti nel blog di The Devstone: il canale YouTube di un ingegnere informatico tutto fare.

Chi sono?#

Dietro al canale ci sono io, Luca, un ragazzo appassionato di informatica che vive e lavora a Cesena. example image Sono un laureato in Ingegneria e Scienze Informatiche Magistrale nel 2021 con 110L (non mi piace tirarmela ma per raggiungere questo risultato mi sono impegnato davvero tanto e forse troppo (vedi burnout)).

Il mio percorso#

Il mio percorso non è stato veramente molto lineare ma alla fine ho capito quello che davvero mi piaceva e tutt’ora continua a piacermi :)

Il Liceo#

Ho frequentato il Liceo Scientifico per 6 anni! Ahimè l’ultimo anno non è stato semplice, come tanti giovani ho vissuto un periodo complesso in una classe in cui non mi trovavo davvero così bene. L’anno successivo fortunatamente ho conosciuto persone fantastiche e ho ritrovato quella voglia di studiare che per un anno era rimasta assopita.

Alla fine di tutto sono uscito con una misera votazione di 75/100 ma direi tutto sommato congrua con la mia preparazione.

Ingegneria Elettronica#

Mi sono poi iscritto ad Ingegneria Elettronica ma fin da subito non mi è molto piaciuta come università. In un anno l’unico esame che mi aveva davvero intrigato è stato quello di Fondamenti di Informatica; in particolare sono stato subito attratto della teoria della computazione: questa infatti incorporava metodi di pensiero a cui non ero minimamente abituato e questa cosa mi eccitava tantissimo.

Ho deciso quindi di mollare elettronica ed iscrivermi ad ingegneria informatica!

Ingegneria Informatica: triennale#

Ingegneria informatica è stato il mio amore per 5 anni della mia vita. In triennale ho conosciuto tantissime persone fantastiche e uniche con cui potevo condividere la passione per quello che stavamo studiando. La triennale è stato un viaggio fantastico fra esami difficili, sfide continue e progetti fighissimi da sviluppare in team. In triennale ho dimostrato a me stesso quanto valevo e che quello che era successo alle superiori qualche anno prima non poteva più mettere in discussione le mie capacità.

Mi sono laureato in corso in triennale con 102/110 e sono stato veramente orgoglioso e fiero della mia tesi (ho sviluppato una libreria per abilitare qualsiasi progetto Java ad essere comandato tramite gesti utilizzando il Kinect di Microsoft link progetto di tesi);

Ingegneria Informatica: magistrale#

Se in triennale ho creato basi robuste per sviuppare le mie capacità, in magistrale ho consolidato le mie skill espandendole a vari ambiti. In magistrale ho capito cose importantissime:

  • Less is more, KISS: le cose più semplici sono anche le migliori nel lungo periodo
  • Evita il più possibile il debito tecnico
  • L’eleganza e la concisione del codice sono fondamentali
  • Tutto è possibile a livello di progetto, tutto è apprendibile e conoscibile
  • Conosci davvero qualcosa quando la riesci spiegare a qualsiasi persona e quando te stesso non hai più domande a cui non sai rispondere
  • Ragionare per first principles è fondamentale per imparare e per risolvere qualsiasi problema
  • Il saper comunicare è più importante della skill tecnica in alcuni casi
  • La creatività, il gioco, la gioia e la passione devono guidare sempre questo lavoro
  • Lo standard vince sempre sul feature creep

La magistrale mi ha reso un vero ingegnere informatico, vedo le cose da un altro punto di vista, e so collegare i puntini anche quando questi sono lontani anni luce fra di loro.

Il percorso magistrale è stato impegnativo e ultra produttivo anche grazie al periodo di quarantena (10 esami in un anno), ho raggiunto una base di laurea di 109 e mi sono laureato con 110L.
Non potevo chiedere di più ma non sentivo più nulla

Il Burnout#

L’impegno infernale che ho messo nella laurea magistrale mi ha portato a spingermi oltre al limite senza accorgemene, ho scritto 170 pagine di tesi in 16 giorni e sviluppato il progetto di tesi in 24. Mi sono bruciato ma non me ne sono reso conto.

Tutto questo è peggiorato considerando la pressione che veniva dal punto di vista lavorativo: venivo contattato giornalmente da varie aziende desiderose di assumermi. Di fronte a me si materilizzavano decine di futuri differenti e io fermo a guardarli parallizato dall’importanza che avrebbe avuto la scelta di uno di questi ( il paradosso della scelta)
Il burnout è stato pesante, per tutta l’estate 2021 ho sofferto di problemi fisici e mentali: febbricola costante, mal di stomaco, acufeni, mal di testa allucinanti ogni settimana e ansia continua correlata a insonnia. Ho comunque vissuto la mia vita ma con grande difficoltà.

Alla fine ho scelto un lavoro vicino a casa, nell’attesa che il burnout facesse il suo corso e io potessi tornare alla normalità: dovevo proteggere me stesso e nello stesso momento levarmi un peso importante.

Primo lavoro: uno schifo tecnico#

Ho lavorato per 2 anni in un’azienda di prodotto e ho deciso di mettermi alla prova con tecnologie differenti da quello a cui ero abiuato (stack microsoft e c# non li avevo mai visti) e con l’aspettativa e la promessa di lavorare nella ricerca e sviluppo. In verità la promessa di fare ricerca si subito dimostrata una fregatura: quello che dovevo fare era semplicemente lavorare all’applicativo super custom della azienda e fare delle evolutive (per loro questa era ricerca e sviluppo). A livello pratico non stavo imparando nulla, anzi, mi stavo condannando a una chiusura progressiva in un mondo non mio, senza curiosità e in costante appiattimento tecnico. Le tecnologie aziendali erano aziendali nel vero senso della parola: ogni singolo aspetto tecnologico (framework, linguaggi, tools) era stato piegato alle necessità dell’azienda creando dei veri e propri accrocchi non documentati e in-manutenibili. Esisteva il tool aziendale e si meta-programmava per i clienti con il tool scritto dal CTO dell’azienda 10 anni prima.

Il CTO era una persona tossica passivo aggressiva. Non sapeva comunicare in modo assertivo ma rigirava qualsiasi confronto tecnico a suo favore usando mezzucci logici e retorici (fallacie) che toglievano qualunque energia nel voler argomentare. Ogni proposta tecnica veniva cestinata sempre in questa maniera e mi veniva messo in dubbio il mio livello di formazione spesso pogrammando al posto mio, nella mia postazione, la parte che dovevo implementare. Ogni errore era sottolineato ad alta voce e fatto passare ogni volta come qualcosa di critico e non sistemabile. Ogni volta che mostravo impegno nella progettazione di un sistema il CTO sminuiva il lavoro e si lamentava di come l’università insegnasse solo cose sbagliate (memorabile quella volta in cui si è lamentato del fatto che c’erano troppe classi nel progetto e che era meglio fare tutto in un file unico).

Il licenziamento è stata una liberazione!

Secondo lavoro: come l’università!#

Tutt’ora lavoro per questa azienda. Non ci sono più comportamenti tossici, lavoro finalmente in un team con un team leader che stimo e che apprezza il mio lavoro. Posso lavorare finalmente da casa quando mi va ed esistono obiettivi chiari e progetti definiti. Ogni sviluppatore può contribuire al benessere dell’azienda proponendo miglioramenti, tecnologie e benefit. Ogni sviluppatore è responsabilizzato e ha l’obiettivo di portare a termine il progetto e contribuire al successo dello stesso. Ci sono tante cose positive oltre a questa ma per ora mi fermo qua.

:w chiudiamo questo about.md e lo faccio con vim per in questa azienda ho imparato tante cose fra cui l’utilizzo di questo bellissimo editor :)